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Manifestazione NO-TRIV il 23 maggio a Lanciano (CH)

Continuare a bucherellare l’Adriatico, mare dai bassi fondali e dal delicato equilibrio già in parte compromesso, per tirare fuori quattro gocce di petrolio della peggiore qualità con tutti i costi e rischi collettivi connessi, NON sembra una grande idea… Se poi consideriamo che la grande recessione mondiale e i giochetti geopolitici per frenare Russia e Iran manterranno i prezzi petroliferi incredibilmente bassi per i prossimi anni, ci sarebbe anche da chiedersi quali aziende e perché possano essere interessate ad accaparrarsi concessioni per sfruttare piccoli giacimenti di petrolio costoso e di bassa qualità (forse perché in Italia son quasi a costo zero..?)!

E’ importante prendere coscienza dei danni che il Governo Renzi intende arrecare con l’ultimo decreto dal claim pubblicitario “Sblocca Italia”, che sottrae definitivamente la potestà autorizzativa alle Regioni ed “elude l’obiettivo posto dal Legislatore, cioè il Parlamento che ha inteso razionalizzare le attività petrolifere attraverso un piano, mentre il Governo, nell’attesa che esso venga adottato, stabilisce che nel frattempo chiunque lo desideri possa convertire i titoli minerari che già possiede, le richieste già avanzate e le nuove richieste in titoli concessori unici e in richieste per titoli concessori unici.
Così, quando il piano arriverà non si potrà far più nulla sull’esistente: ci sarà ben poco da vietare.
D’altra parte, se lo stesso Legislatore ha stabilito che, nelle more dell’approvazione del piano, debba applicarsi la “vecchia” normativa (e non lo “Sblocca Italia”) vuol dire che ha inteso implicitamente VIETARE che i “vecchi” titoli minerari possano essere convertiti in titoli concessori unici e che i procedimenti in corso possano concludersi con un titolo concessorio unico senza che sia prima approvato il piano” (Enzo Di Salvatore).

Il prossimo 23 maggio, in una data simbolica perché anniversario della strage del giudice Falcone e della scorta, si terrà a Lanciano una manifestazione no-triv contro la piattaforma “Ombrina Mare”.

Le adesioni sono sul sito di StopOmbrina. Diffondete e partecipate, per tenere il nostro mare e le nostre tasche al riparo dalla speculazione!